IN ARRIVO L’OBBLIGO DI ATTESTAZIONE DELLA PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI. SOSTITUIRÀ LA VECCHIA CERTIFICAZIONE. - Sinergy
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IN ARRIVO L’OBBLIGO DI ATTESTAZIONE DELLA PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI. SOSTITUIRÀ LA VECCHIA CERTIFICAZIONE.

Il passaggio dalla certificazione alla prestazione energetica rappresenta la variazione normativa più significativa contenuta nel recepimento della Direttiva 2010/31/UE, che diventerà attuativo a giorni in Italia.

Lo scorso 24 maggio, infatti, il Consiglio dei Ministri ha messo a punto il decreto legislativo con il quale si dà corso al nuovo indirizzo, evitando sul filo di lana la procedura di infrazione a cui l’Italia andava incontro per la ritardata applicazione delle disposizioni comunitarie.

Con le nuove prescrizioni, gli edifici dovranno ottemperare a requisiti minimi di prestazione energetica, relativi alle capacità funzionali di risparmio, alla gestione e alla manutenzione di ogni componente sensibile, nonché all’adeguatezza e alla sostenibilità dei costi energetici. Gli immobili si meriteranno così la definizione di“edifici a energia quasi zero”, attribuita per il raggiungimento dei livelli ottimali di performance.

Entro la fine del 2018, gli edifici di nuova costruzione di proprietà delle Pubbliche Amministrazioni dovranno necessariamente corrispondere a questi standard. Lo stesso obiettivo dovrà essere conseguito entro il 31 dicembre 2020 anche dagli immobili privati, nuovi o soggetti a ristrutturazioni rilevanti.

I requisiti minimi di prestazione energetica saranno resi noti entro la metà di giugno prossimo e verranno rivisti ogni cinque anni. Gli stessi rientreranno in un più articolato Piano Nazionale, in grado di programmare le fasi attuative del nuovo corso, finanziarne l’applicazione e monitorarne la progressività nel medio periodo (2015) sugli edifici di nuova costruzione.

Tecnici esperti, a ciò abilitati, rilasceranno agli edifici a norma un “Attestato di prestazione energetica” (in luogo della vecchia certificazione). La mancata conformità ai criteri di prestazione energetica comporterà al professionista negligente una sanzione compresa tra 700 e 4.200 euro. Più salata ancora la multa prevista per il direttore dei lavori che ometterà di presentare al Comune di riferimento l’Attestato: dai 1.000 ai 6mila gli euro di ammenda.

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