55%, NESSUNA PROROGA. MA IL GOVERNO LASCIA UNA PORTA APERTA - Sinergy
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55%, NESSUNA PROROGA. MA IL GOVERNO LASCIA UNA PORTA APERTA

C’è un mese di tempo ancora per usufruire della detrazione fiscale del 55% sui lavori di ristrutturazione di immobili, mirati al risparmio energetico. La recente Legge di Stabilità, infatti, non ha introdotto una proroga dell’incentivo, confermando il 31 dicembre 2011 come termine ultimo per la fatturazione delle opere da giustificare ai fini del bonus, comprese quelle relative alla sostituzione degli infissi esterni, per le quali sino a fine anno è ancora possibile chiedere una detrazione d’imposta sino a 60.000 euro, da valersi in dieci rate annuali sul versamento di Irpef o Ires.

L’ENEA accoglierà on line le domande di incentivo sino a marzo 2012, poiché è possibile inoltrare le istanze (che per la sostituzione di serramenti si presentano tramite l’Allegato F) entro 90 giorni dalla data di chiusura dei lavori o del collaudo.
Gli importi di spesa per l’esecuzione dei lavori dovranno essere versati tramite bonifico bancario o postale, nella cui causale è d’obbligo indicare il codice fiscale del beneficiario del bonus e la partita IVA o il codice fiscale dell’impresa esecutrice dei lavori, che incassa il versamento.

Se non sarà possibile chiudere tutti i lavori di ristrutturazione entro il 2011, gli interessati potranno richiedere la detrazione sulla parte di essi che risulteranno ultimati, fatturati e pagati in acconto entro fine anno. A tutela del versamento in acconto, il committente dovrà far valere lo stesso come caparra confirmatoria (ex art. 1385 del Codice Civile), impegnando così l’impresa esecutrice dei lavori a restituirglieli al doppio in caso di recesso dal contratto per inadempienza.

Resta, comunque, la speranza che anche i saldi possano un giorno andare in detrazione, poiché il governo non ha escluso del tutto un rinnovo dell’incentivo al 55%, almeno per il 2012. A questo obiettivo e ad altri provvedimenti sta lavorando anche l’Uncsaal in un confronto serrato con i ministeri competenti, ai quali ha chiesto di intervenire in materia all’interno del prossimo Decreto Milleproroghe.

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