Solo una DIA al posto della variante urbanistica, ampliamenti anche per edifici superiori ai 1000 metri cubi, ammesse le sopraelevazioni, concessi ulteriori bonus in cubatura nei casi di risparmio energetico.
Sono queste le principali novità introdotte in Puglia dalla Legge Regionale n. 21 del 01 agosto 2011, nota agli addetti ai lavori come nuovo Piano Casa pugliese.
Nato come proroga e aggiornamento della vecchia Legge Regionale n. 14 del 2009, il provvedimento ha validità sino a tutto il 2012 e recepisce, primo nelle ventuno regioni italiane, le indicazioni contenute nel Decreto Sviluppo (Legge n. 106 del 12 luglio 2011), varato in materia dal governo nazionale.
La nuova legge conferma la possibilità di ampliamenti edilizi entro il 20% della cubatura e non oltre i 200 metri cubi, ma elimina il limite dei 1000 metri cubi, estendendo anzi a 350 metri cubi il tetto dell’ampliamento, nei casi in cui l’edificio interessato sia oggetto di interventi finalizzati al risparmio energetico, secondo quanto previsto dalla Legge Regionale n. 13 del 2008.
Il limite massimo dei 1000 metri cubi cade anche per gli edifici in demolizione o in ricostruzione, che beneficiano di un bonus del 35% in volume, solo se in conformità con i rispettivi Piani Regolatori locali.
Si potrà inoltre ampliare anche sopraelevando e potendo contemplare anche «l’aumento volumetrico spettante ad altra unità immobiliare purché ricompresa nel medesimo edificio».
Previsti incentivi anche per edifici siti in aree urbane degradate, nonché per la riqualificazione di zone in cui insistono edifici produttivi dismessi e di scarso valore architettonico, così come per lo spostamento di insediamenti produttivi da aree destinate ad usi non compatibili.
Novità anche per il lavoro dei progettisti, che fugheranno le ambiguità relative ai concetti di “centro abitato”, “edificio” e “volumetria”, ora formalmente definiti nella Legge, e snelliranno di molto le procedure burocratiche in favore dei loro clienti.
