Le detrazioni del 55% per i lavori di riqualificazione energetica degli edifici si guadagnano sul campo una proposta ufficiale di proroga sino al 2020.
La conferma degli incentivi è ufficialmente caldeggiata dal Ministro dell’Ambiente Clini all’interno del Piano per la riduzione delle emissioni al 2020, presentato pochi giorni fa all’attenzione del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) dal medesimo dicastero.
Con la cosiddetta “manovra salva-Italia”, i bonus fiscali in questione sono stati estesi a tutto il 2012 e ridotti all’aliquota del 36% per il 2013. Il recente Rapporto dell’ENEA, denominato Le detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente 2010, incoraggia però al ripristino dell’aliquota massima. Quest’ultima misura, infatti, ha prodotto un risparmio energetico superiore a 2.000 Gwh/anno e un risparmio di emissioni di CO₂ pari a circa 430 kt/anno.
Numeri che avvicinano il trend nazionale agli obiettivi del Piano UE Clima Energia 20/20/20, che punta a ridurre le emissioni di gas serra del 20%, alzare al 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e portare al 20% il risparmio energetico il tutto entro il 2020. Corrobora ulteriormente la proposta ministeriale il fatto che la misura degli incentivi al 55% ha portato ossigeno anche sotto l’aspetto economico, facendo registrare investimenti complessivi superiori a 4.600 milioni di euro.
